giovedì 26 novembre 2009

Il raddoppiamento

Ciao ragazzi,
vedo che i post sono aumentati..... Complimenti!! Continuate a lavorare!!!!
A parte il compito della registrazione, vi lascio questa 4º discussione sempre sulle consonanti.
So che il materiale teorico sul raddoppiamento è pochissimo.... Questo però non è un motivo per non parlare un po' sull'argomento e a proposito ecco le mie domande di riflessione per voi:

1) che differenza c'è tra il raddoppiamento fonosintattico e le consonanti scritte graficamente doppie?

Dal punto di vista di pronuncia,
2) perché quando facciamo la sillabazione grafica e fonetica le geminate (anche chiamate doppie, scritte graficamente o no) si separano in due sillabe?
3) Fate un po' di cinestesia, pronunciate le doppie in alta voce e riflettete su quello che succede all'interno dell'apparato fonatorio al momento di produrre suoni consonantici raddoppiati (con questo quesito potete lavorare per gruppi di consonanti, ad esempio: "per produrre le nasali, succede.....; per fare le occlu-costrittive invece gli organi si ....."

Vi leggo fino al prossimo venerdì 04 dicembre!!!

Buon lavoro, Elvia M......

21 commenti:

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

L'unica differenza tra questi è che con il raddoppiamento fonosintatico dobbiamo essere attenti alle regole per rafforzare la pronuncia delle consonanti.

2) Quello si fa per farci notare che dobbiamo fare un allungamento e rafforzamento al momento di produrre quelli suoni.

3) Con le nasali, le costrittivi solcati, le vibranti e laterali succede un allungamento, cioè invece di rafforzare la pronuncia dobbiamo allungare il suono, mentre con le altre dobbiamo rafforzare la pronuncia della consonante.



Tanti auguri e una splendida vita alla nuova arrivata!!

Blanca ha detto...
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Blanca ha detto...

La differenza è che il raddopiamento fonosintattico è una cosa che sucede soltanto nel discorso parlato e per farlo noi dobbiamo stare atenti a alcuni regoli quelli puoi essere di grafia, di accentuazione, o alcuni volta dipende della regione dove si trova la persona chi sta parlando, e le consonanti scritte non sempre si fanno nel momento di parlare per esempio: imperfetto, faccia differenza.

Anonimo ha detto...

per noi parlanti della lingua spagnola che non ha consonanti doppie è complicato non scrivere ma pronunciare perche quando leggiamo un testo, pronunciamo della stessa forma como lo faremmo nello spagnolo, per ciò la pratica deve essere costante perche, se non si pronuncia il redoppiamento consonantico, il senzo de la parola non ha quello che vogliamo esprimere nel mesaggio.

Blanca ha detto...

Io non sto secura della risposta de la seconda domanda, perchè avevo dubbi sulle consonante geminata, posso dire che dobbiamo seguire alcuni regole penso che si se separano è per fare una differenza chiara nel suono di quella consonante geminata. Se qualcuno posso aiutarmi vi prego!

Terza domanda:
Le C. Nasali per natura hanno una durata lunga e logicamente quando si raddoppia saranno piu lungui.
La durata de le C. Occlusive è più piccola l’ uscita dal’ aria viene doppo una breve occlusione; e per quello che loro non sono consonanti allungati.
Le C. Occlu-costritive dal stesso modo che le nasali hanno una durata lunga, l’ aria non usci più veloce, per quello il suono ha un breve allungamento.
Le C. Costrittiva sono consonanti che hanno una durata lunga; quando la facciamo l’ aria non è completamente bloccato, ma si rallenta il suo passo per quello si ritarda la uscita e questi consonanti sono allungati.
Le C. Vibranti hanno una durata lunga e quando si raddopianno il suono e logicamente più forte.
E finalmente il grupi delle C. Laterali sono un grupi iguale a le nasali, le costrittivi, e le vibranti, anche hanno una durata lunga.

Mr. X-avier ha detto...

La differenza tra il raddoppiamento fonosintattico e le consonante scrite, è nulla, perchè a livello orale la produzione è la stessa. Quando facciamo la sillabazione grafica, gli separiamo in due sillabe perchè la prima consonante(doppia)appartiene alla prima sillaba; e la seconda consonante(doppia)alla sillaba seguente

MariMantilla ha detto...

1. Io penso che non c'è una grande differenza; ma quello che dobbiamo sapere è: il roddappiamento fonosintatico succede solo nel discorso, e per farlo dobbiamo ricordare alcune regole ( per esempio, quelle che ha detto Bianca). Quando si dice una parola che ha doppie (geminate)si debe essere attento perché se non diciamo la parola corretta, potrebbe cambiare il significato, per esempio: penna, pena.

2. a) Per fare differenza tra le parole sono diverse a causa delle cononanti doppie, per esempio: pappa, papa.
b)Perché una consonante delle doppie appartiene a una sillaba e l'atra consonante appartiene a un altra sillaba.

3. Io credo che nella produzione di consonanti doppie, l'aria non esce dalla bocca nella stessa maniera, come quando la consonante é da sola, cioè l'aria è nella bocca e dopo un breve periodo di tempo, l'aria esce con un po' di forza.
-Vibrante: il suono é fuerte e lungo
-Nasale: il suono é più lungo
-Occlusive: il suono è più corto.

Tanti Auguri a te per tua nuova figlia ;)

sofiah ha detto...

1. Il primo raddoppiamento è un processo che consiste nel regolare raddoppiamento fonetico di una consonante iniziale di parola in particolari condizioni sintattiche:per esempio
Andiamo a casa /an'dja:mo akˈka:sa, -za/. E le consonati scritte doppie sono invece pronunziate scempie come le altre; e il loro raddoppiamento nella scrittura dà solo un indizio di pronunzia breve della vocale da cui sono preceduti.

2.- Quelli si separano per potere sapere dove doviamo produrre i suoni. Anche, perché le consonanti doppie si dividono sempre fra due sillabe, cioè una sta con la vocale che precede e l’altra con quella che segue: bal-lo, car-ret-tie-re.

3.- Dopo pronunciare alcune parole che si devono produrre con doppie consonati, ho concluso che succede come un allungamento e una vibrazione all´interno dell´aparato. Per esempio quando ho pronunciato la parola : Capelli, ho sentito come la punta della lingua tocca i miei denti.

Aurora Rico ha detto...

1.- Il raddopiamento fonosintattico, come dice il nome, riguarda la sintassi.Questo fenomeno non è mai segnalato nella grafia e si presenta:
Dopo le parole monosillabiche è, già, né, che, chi, da, ha, qua, qui, so, sto,tre, tra: non so che fare /non sokkeffare/.
Dopo una parola che finisce con una vocale accentuata: caffè, perché, città, caffè caldo /caffekkaldo/.
Tuttavia c'è alcuni casi in cui il raddopiamento fonosintattico è rappresentato anche nella grafia è cioe quando due parole si scrivono unite: caffellatte, sopratutto, appena, davvero, neppura.

2.- Questo si fa per indicare la pronuncia intensa di una consonante,si usa la stessa lettera raddoppiata, che noi conosciamo come la lettera doppia.
Nella lingua italiana sono presenti delle copie di parole, come casa e cassa, che si distinguono unicamente per la durata della consonante. Per questo è molto importante pronunciare in modo corretto le consonanti intense o doppie.

Unknown ha detto...

1- Ci sono tre aspetti che differenziano questi due argomenti.
Il raddoppiamento fonosintattico occorre soltanto a livello fonico, segue regole determinate per pronunciare il rafforzamento delle consonanti e dipende dal ordine o luogo che abbia la parola rafforzata.
Comunque, le consonanti doppie occorrono a livello ortografico e non seguono regole determinate.

2- Quando facciamo la sillabazione grafica e fonetica, le giminate si separano in due sillabe per farci capire che quando si pronunciano le consonanti geminate si allunga il suono per rafforzare la pronunica delle geminate.

3- Considerando che possiamo classificare le consonanti doppie in quelle dove si fa una pausa e in quelle dove si allunga il suono; si può dire che per produrre le consonanti doppie costrittive non solcate, le costrittive solcati, le laterali e le vibranti c'è bisogno di fare un'allungamento del suono.
Invece, per fare le consonanti doppie bilabiali, occlucostrittive e le occlusive c'è bisogno di fare una pausa del suono.

victorinoff ha detto...

1) Penso che il radoppiamento fonosintattico si fa con la produzione orale.Possiamo notarlo con la pronuncia,depende dell`allungamento o la pausa che il parlante fa quando produrre i suoni. Cosí possiamo sapere se c´e` un radoppiamento .

Ma al livello scritto si vede con le regole essistente per la grafia che dependono del parlante, per la loro forma standar di pronuncia.

2) La pronuncia mi fa vedere che le doppie si dividono in differente sillabe. Si vede che generalmente hanno un nucleo sillabico.

3) Quando pronuncio alcuni suoni mi accorgo che per alcuni si fa un allungamento e per altro una pausa.


per i suoni BB, GG, DD, GG CC, PP ZZ TT CQ si fa una pausa per produrre il radoppiamento. come : Acquq, Detto.

per i suoni FF SS LL MM NN VV Dz e /s/ si allunga il suono, bisogna allungamento.
Le doppie suonano insieme me allungate, mentre per gli altri il suono soffre una pausa o una costrizione.
Anche me indicano l`acento.

Jonathan Rodríguez ha detto...

Vedo che alcuni di voi hanno letto sul tema prima di rispondere la prima domanda, ma vorrei che mi spiegassero bene le regole o il fenomeno del raddoppiamento fonetico quando non c'è raddoppiamento grafico perché non li capisco molto bene dal tutto (ma è vero adesso che vedo, prima delle doppie facciamo le vocali più corte!). Quello che è comunque chiaro, è che il raddoppiamento fonetico può a volte accadere nonostante non ci sia nessun raddoppiamento grafico. Allora, la differenza o per dire meglio quello si fa notare, è che le geminate non necessariamente corrispondono alla grafia ma, per quanto ne so, le raddoppiate graficamente sempre sono fatte doppie nello parlato.

Quindi rispetto alla sillabazione e la sillabificazione ne penso che seguono lo stesso schema fonetico: una parte del suono finisce una sillaba e l'altra comincia la seguente. Si fa così anche nella grafia perché abbia relazione con la pronuncia.

Allora, quando si fa una consonante doppia, l'aria sembra accumularsi un po' più del normale nelle consonanti oclussivi e occlu-costrittivi e, almeno io, sento a volte un po' più di tensione muscolare nelle labbra oppure la lingua secondo il caso (nonostante forse non deve essere così) finché si libera l'occlusione. Con le vibranti, approssimanti, laterali e costrittivi non si accumula l'aria, non c'è maniera, perciò soltanto si allunga il suono notevolmente.
Felice weekend!

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Jers:
Ho letto che "In pratica si tratta della regola per cui “che vuoi?” si pronuncia “chevvuoi?”;
per cui “è vero” si pronuncia “èvvero”,
la pronuncia corretta di “là vicino” è “làvvicino”,
e la frase “Carlo è venuto a dirmi che ha fatto il compito tutto da sé” in italiano si deve pronunciare:
“Carlo èvvenuto addirmi che àffatto il compito tutto dassé”.

Ho Capito che il raddoppiamento è la memoria di antiche consonanti latine, che i dialetti del Centro e Sud hanno conservato, e quelli del Nord no. “A me”, in latino, si diceva “Ad me”: la preposizione “ad” si saldava alla parola, per cui la pronuncia diventava “admé”; ma già i latini cominciavano ad assimilare le consonanti e a leggere “ammé”. Lo stesso vale, per esempio, con “è vero” (est verum -> estverum-> evverum)".

Beasan ha detto...

La differanza che c'è tra queste due è che il raddoppiamento fonosinttatico occorre al livello fonico e dipende dal ordine o luogo che abbia la parola raforzata e anche segue alcune regole, mentre le consonanti doppie occorrono al livello otrografico e non seguono regole.

Le geminate si sepatano in due sillabe per indicare che si fa un allungamento o una pausa nel modo di articolazione di quelle consonanti doppie. per esempio si può dire che le constritive non solcati, le solcati, , le nasali, le vibranti e le laterali si allungano, mentre nelle altre si fa una pausa.

Con alcune consonati l'aparto fonotorio fa una allungamento quando si deve pronunciare una geminata e con altre si fa una pausa per produrre un suono e dopo l'altro che sicuramente è attacato a un altro. Per esempio: pizza /pittsa/ prima si fa il suono occlusivo e poi l'occlusivo più il costrittivo.

Unknown ha detto...

1.-Le consonanti scritte graficamente doppie non hanno delle regole espesifiche per il suo Rafforzamento invece il raddoppiamento fonosintattico dipende della posizione della parolla nella orazione cióè che il raddoppiamento fonosintattico consiste nel rinforzamento di una consonante iniziale di parola in particolari condizioni sintattiche.

Per esempio:

“Carlo è venuto a dirmi che ha fatto il compito tutto da sé”:
“Carlo èvvenuto addirmi che àffatto il compito tutto dassé”.

Unknown ha detto...

2.-Per indicare che la durata è apprezzabilmente più lunga di quella delle consonanti ordinarie

Unknown ha detto...

Il Raddoppiamento Fonosintattico anche è chiamato Raforzamiento oppure Cogeminazione. Il Raddoppiamento Fonosintattico come suo nome lo dice, è prodotto soltanto a livello fonico, cioè dipendendo dal ordine o luogo che abbia la parola raforzata Raddoppiamento può essere nella consonante iniziale di una parola. Per esempio: a casa /ak kaza/
-->Questo succede soltanto nella lingua parlata (non ocorre mai a livello ortografico)

Le geminate si dividono in due sillabe per sapere che si fa un allungamento o una pausa nel modo di articolazione di quella consonante. Quelle consonanti che fanno un allungamento sono: constritive non solcati, le solcati, le nasali, le vibranti e le laterali. E invece le consonanti bilabiale, occlucostrittive e Oclusive fanno una pausa.

Jonathan Rodríguez ha detto...

@Diosely
Grazie mille quello del Latino nel raddoppiamento non l'avessi mai immaginato..
Allora ho letto che in sardegna raddoppiano tutte le consonanti, che non riescono a parlare normale xD.. Ma bene quello è sardo, non saprei dire se il sardo è un dialetto italiano o una lingua per se stessa.. Ho letto qualcosa su Wikipedia però penso che quando parleremo dei dialetti ne sapremo meglio